Emanuele Sbacchi - Terapia del Dolore - Ozonoterapia

Patologia e Infiltrazioni ecoguidate della Caviglia




Introduzione
La caviglia rappresenta la sezione della gamba posta immediatamente al di sopra del piede; comprende l’articolazione tibio-tarsica (di tipo a troclea o ginglimo) tra le estremità distali di tibia e fibula (o perone), superiormente, e dell’astragalo (o talo) del piede (articolazione talocrurale), inferiormente. L’articolazione della caviglia è responsabile della flessione sul dorso e della flessione plantare del piede mentre non permette la rotazione.

L’articolazione
Il malleolo laterale della fibula e quello mediale della tibia, insieme alla superficie caudale della tibia, si articolano con le tre faccette dell’astragalo. Tali superfici sono ricoperte da cartilagine. Nel complesso l’articolazione si chiama tibio-peroneo-astragalica o tibio-tarsica. Inoltre vi è la capsula articolare, manicotto di tessuto connettivo denso, che si inserisce tra i segmenti ossei in connessione rivestendo completamente l’articolazione; all’interno è contenuta la membrana sinoviale, che secerne li liquido sinoviale, la cui natura viscoelastica facilita lo scorrimento tra le due superfici a contatto e garantisce la protezione articolare dagli stress meccanici.

I legamenti
L’articolazione talocrurale è rinforzata dal legamento deltoideo (o mediale) di forma triangolare, e da tre legamenti laterali: il legamento fibuloastragaleo anteriore, quello posteriore e il fibulocalcaneale.
Il legamento deltoideo sorregge il lato mediale dell’articolazione, trae origine dal malleolo mediale della tibia e si espande in quattro fasci (due anteriori, uno mediale e uno posteriore) che si inseriscono in quattro punti differenti:
– il legamento tibionavicolare (posto anteriormente) si inserisce sullo scafoide
– il legamento tibioastragaleo anteriore (posto anteriormente) si inserisce sul collo dell’astragalo;
– il legamento tibiocalcaneale (posto medialmente) si inserisce sul sustentaculum tali del calcagno;
– il legamento tibioastragaleo posteriore si inserisce sulla faccia mediale dell’astragalo.
I legamenti ventrale e fibuloastragalei anteriore e posteriore rinforzano la parte laterale dell’articolazione talocrurale, dal malleolo laterale della fibula alle estremità dorsale dell’astragalo. Il legamento fibulocalcaneale si distacca dal malleolo laterale e si inserisce sulla superficie laterale del calcagno.

Terapia


La caviglia, a differenza del ginocchio, presenta una cartilagine articolare più compatta, risponde meglio agli stimoli pressori ed ha una capacità rigenerativa 10 volte superiore a quella del ginocchio. L’osteoartrosi della caviglia, che generalmente insorge in seguito ad una patologia di ordine traumatico o infiammatorio (es artrite), risulta la condizione patologica per la quale si ricorre più spesso ad un’infiltrazione. I prodotti maggiormente utilizzati sono l’acido ialuronico e i cortisonici ed i risultati migliori si ottengono se l’infiltrazione è eseguita sotto guida ecografica.

Ovviamente l'azione antinfiammatoria del cortisone determina quasi sempre un forte calo del dolore nel breve periodo, ma è sempre un effetto "a tempo". L'acido ialuronico per contro non manifesta subito dei risultati tangibili per il paziente. Le  persone affette da diabete non vengono infiltrate con cortisone poichè innalza i valori glicemici e per questi pazienti si passa direttamente alla somministrazione di acido ialuronico. In tutti gli altri pazienti il ciclo di infiltrazioni è spesso associato da cortisone e acido ialuronico. Normalmente si eseguono le prime due infiltrazioni con il cortisone a cui seguono altre tre o quattro infiltrazioni di acido ialuronico. Le infiltrazioni possono essere ripetute ma non in tempi ravvicinati, bisogna infatti lasciar passare almeno sei mesi tra un ciclo e l'altro. Se la frequenze di richesta delle infiltrazioni si fa troppo breve siamo di fronte ad una persona che non risponde più alla terapia e quindi necessita di intervento .


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