Emanuele Sbacchi - Terapia del Dolore - Ozonoterapia

Peridurolisi secondo Racz o lisi delle aderenze per via peridurale

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In cosa consiste/che cos'è?

Con il termine peridurolisi (o lisi delle aderenze per via peridurale) si definisce quella procedura antalgica che consiste nella somministrazione di una miscela di farmaci (un mix di ialuronidasi, cortisone a lento rilascio, anestetico locale e soluzione fisiologica), chiamata miscela di Racz, nello spazio epidurale al fine di ottenere uno "sbrigliamento" funzionale della o delle radici nervose compresse in seguito ad un pregresso intervento chirurgico sul rachide (ad esempio per ernia discale) o da aderenze insorte in seguito a patologie infiammatorie o degenerative del rachide (ernia discale, stenosi del canale).

Le aderenze cicatriziali infatti, stirando o comprimendo la radice nervosa, contribuiscono a sostenere il dolore radicolare.

La nostra metodica si avvale della possibilità di individuare la radice o le radici sensitive anche mediante stimolazione elettrica ed evocazione di risposte sensitive opportune.


Quando è indicato il suo utilizzo?

Questa procedura viene indicata in caso di:
- Dolore post-intervento di chirurgia vertebrale altrimenti noto come Failed Back Surgery Syndrome (FBSS)
- Stenosi lombare
- Dolore persistente lombare da spondiloartrosi
- Lombosciatalgia ricorrente
- Inefficacia o efficacia temporanea di una o più peridurali

Come avviene la procedura?

Tale metodica può essere effettuata solo su pazienti in regime di ricovero ordinario. La procedura di Peridurolisi è condotta con tecnica sterile su paziente prono posizionato sul letto curvo radiotrasparente, posizione che ha lo scopo di far "aprire" gli spazi vertebrali e porre in posizione corretta il sacro per facilitare l'introduzione dell'ago. Poiché la metodica è un atto chirurgico, si porrà grande cura alla sterilità, alla disinfezione e alla definizione di un campo operatorio. Si pratica nel punto di ingresso dell'ago anestesia locale per infiltrazione. Una volta che il corretto posizionamento dell'ago viene confermato, il catetere viene introdotto attraverso lo stesso sotto controllo fluoroscopico. L'individuazione della radice corretta è ottenuta stimolando con un generatore di corrente ad una frequenza di 50 Hz ed evocando le parestesie nel metamero corrispondente. Inoltre, verrà somministrato il mezzo di contrasto, che visualizzerà eventuali fibrosi e/o aderenze: si dovrà pertanto posizionare il catetere nel contesto cicatriziale. Una volta individuata/e la /le radice/i nervosa/e interessata/e, viene somministrata la soluzione di ialuronidasi + cortisone a lento rilascio previa anestesia locale e/o soluzione fisiologica che andranno a disporsi sulle radici trattate ed evidenziate.

Cosa avviene dopo la procedura?

Il paziente viene trasferito dal letto curvo alla barella e, verificata l'assenza di effetti avversi, viene riportato in reparto. Il catetere viene lasciato in sede per le successive somministrazioni di ialuronidasi e cortisonico a lento rilascio (in terza giornata il catetere viene rimosso). Il beneficio si sentirà gradualmente dal primo giorno postoperatorio al trentesimo e rimarrà per diversi mesi (da 3 a 6 o più) in base alla gravità del quadro. La metodica potrà essere ripetuta non prima di 3 mesi.

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