Emanuele Sbacchi - Terapia del Dolore - Ozonoterapia

CAPILLARI E CELLULITE

CAPILLARI E CELLULITE


I primi segni di una cattiva circolazione sanguigna a livello degli arti inferiori si manifestano con la comparsa di gonfiore e senso di pesantezza alle gambe, soprattutto verso la fine della giornata. Successivamente emergono altri disturbi, quali irrequietezza notturna degli arti inferiori, crampi e, talvolta, sensazione di bruciore sottocutaneo. In un terzo dei pazienti tali disturbi si associano a evidenti dilatazioni del sistema venoso superficiale: le teleangectasie (capillari ramificati) o le varici (dilatazioni permanenti di una più vene) del distretto appartenente alla vena safena interna (che va dal dorso del piede alla regione del femore) o esterna (dal lato del piede fino alla parte posteriore del ginocchio).
L'alterazione della microcircolazione e del drenaggio linfatico (eliminazione delle scorie operata dalla linfa) è responsabile di vari fenomeni , come la comparsa di cellulite, del gonfiore associato a indurimento e atrofia dei tessuti e delle macchie cutanee color ocra.


La complicanza più grave è, infine, una stasi venosa cronica (marcato rallentamento della circolazione), che è rappresentata dall'ulcera varicosa perimalleolare, cioè dalla lesione della zona interna della caviglia. 

L'efficacia dell'ossigeno-ozono
L'ossigeno-ozono può essere usato in due modi: per la cura delle teleangectasie (capillari superficiali) applicazioni locali di sacchetti o contenitori iperbarici (a pressione superiore a quella atmosferica); per la cura delle ulcere varicose o dei problemi conseguenti a flebiti (infiammmazioni delle pareti venose) avanzate.
Si sono avuti risultati incoraggianti anche nel trattamento delle tromboflebiti (infiammazioni delle vene con parziale o totale occlusione del vaso) nel caso queste siano superficiali e recenti, mediante iniezioni sottocutanee di ossigeno-ozono concentrato.
I migliori risultati sono stati ottenuti, comunque, nel trattamento degli inestetismi collegati alla stasi venosa: le teleangectasie e la cellulite localizzata.
Questo trattamento è privo di effetti collaterali. 

Le cure possibili per i capillari
L'attenta analisi dei vari disturbi e le informazioni assunte sulla storia familiare del paziente, sulle attività lavorative e fisiche e sulle precedenti malattie, permettono al medico flebologo di valutare quale sia il trattamento medico e/o chirurgico più adeguato al caso in esame.
Gli interventi chirurgici sono ormai standardizzati e vi si ricorre qualora le varici siano evidenti ed estese e tutte le altre cure siano risultate inefficaci.
Le cure mediche sono rappresentate da:
farmaci flebotonici (rafforzano le pareti delle vene);
correzione delle abitudini di vita scorrette e dei fattori di rischi;
elastocompressione (calze elastiche);
terapia sclerosante (iniezioni nei vasi dilatati di soluzioni che li fanno riassorbire);
trattamenti di ossigeno-ozono. 

Le cure possibili per la cellulite

E noto, da tempo, che la metodica dell'ossigeno-ozono terapia è un trattamento scientificamente approvato e dalla grande efficacia nel trattamento della lipodistrofia (cellulite). Quest'efficacia si raggiunge in quanto l'ossigeno-ozono fatto penetrare nel sottocutaneo esplica la sua azione attraverso tre principali meccanismi d'azione:
1) Il primo meccanismo è proprio dell'ozono ed esplica la scissione degli acidi lunghi grassi, rendendo queste catene corte e quindi idrofile in altre parole facilmente si legano ai liquidi e quindi facilmente espulsi attraverso le urine;
2) Il secondo meccanismo d'azione, sempre proprio dell'ossigeno-ozono, si esplica nell'allontanare i liquidi interstiziali ristagnanti (edema) dovuti sia alla cellulite sia alla cattiva circolazione;
3) L'ossigeno-ozono si lega alla membrana dei globuli rossi apportando più ossigeno ai vari ristretti e quindi attivando il metabolismo locale e una miglior circolazione veno-linfatico 

Come avviene il trattamento
Il trattamento consiste nell'inoculazione nel sottocutaneo tramite piccoli aghi di una miscela a base di ossigeno ed ozono capace di sciogliere il grasso e di migliorare la circolazione. Il tutto in modo assolutamente indolore. Questa metodica è consigliata in tutti i casi di cellulite diffusa e/o localizzata. Trattamenti complementari scelti di volta in volta a seconda delle necessità possono essere: ultrasuoni, linfodrenaggio e pressoterapia. I risultati sono visibili dopo un primo brevissimo periodo di cura, mentre il ciclo di cura completa va dalle 10 alle 20 sedute con cadenza settimanale o bisettimanale. Durante e dopo il trattamento usare costantemente crema all'ossigeno ozono. Durante il trattamento, data la sua innocuità, la vita della paziente non subirà restrizioni o modifica alcuna. Viene restituita una linea tutta al naturale: finalmente la inestetica buccia d’arancia e i rigonfiamenti cellulitici saranno un ricordo.
Cosa è bene fare 

Attività fisica: palestra, nuoto o semplici esercizi da eseguire regolarmente a casa vostra.
Bere almeno un litro e mezzo di acqua minerale naturale al giorno preferibilmente lontano dai pasti ( l'acqua può assicurare il necessario ricambio idrico a livello cellulare).
Privilegiare una nutrizione con pochi grassi e poco sale. Eventualmente utilizzare un pasto sostitutivo a base vitaminica.
Utilizzare calze ad elasticità tridimensionale che grazie al micromassaggio continuo migliorano il microcircolo aiutando a ridurre la formazione della cellulite.
Assumere integratori alimentari antiossidanti idonei per il circolo. 

Cosa non fare assolutamente
Stare seduti o in piedi fermi per tutto il giorno.
Indossare indumenti troppo aderenti.
Non bere acqua pensando che faccia gonfiare.
Fumare eccessivamente.
Assumere alcolici.
Abbuffarsi con dolciumi e snack, specialmente
quando si è ansiosi.
Immergersi in bagni troppo caldi.




Fare massaggi energici (rompono i capillari e
le strutture di sostegno della cellulite).




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