I FANS possono quasi raddoppiare il rischio di tromboembolia venosa, ivi compreso quello di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare. Lo ha dimostrato una recente meta-analisi condotta da Patompong Ungprasert della Columbia University di New York, secondo cui i medici dovrebbero essere a conoscenza di questa associazione ed i FANS dovrebbero essere prescritti con cautela, specie nei pazienti ad elevato rischio di base di tromboembolia venosa.
Si tratta della prima revisione sistematica con meta-analisi degli studi osservazionali sinora pubblicati ad esaminare l’associazione fra uso di FANS e tromboembolia venosa. Sono stati impiegati gli studi osservazionali in quanto la complicazione considerata è troppo rara per emergere in modo affidabile nella maggior parte degli studi clinici randomizzati. Nell’analisi finale sono stati inclusi 6 studi scelti fra 597 possibili indagini, per un totale di 21.401 eventi tromboembolici. Il meccanismo con cui essi vengono favoriti dai FANS rimane ancora ignoto: è stato però dimostrato che l’inibizione della COX-2 inibisce a sua volta la sintesi di prostacicline, potenti inibitori dell’attivazione piastrinica, stimolando allo stesso tempo il rilascio di trombossano, un potente facilitatore dell’aggregazione piastrinica, da parte delle piastrine attivate.
L’attivazione ed aggregazione delle piastrine potrebbe, a sua volta, indurre una cascata coagulativa e la formazione di trombi. Secondo gli autori, nonostante non sia stato possibile dimostrare la presenza di una relazione di causalità, data la diffusione dei FANS l’incremento del rischio potrebbe avere importanti implicazioni per la salute pubblica. (Rheumatology online 2014, pubblicato il 24/9)
fonte:http://www.popsci.it/canali-medicina/sangue-coagulazione/tromboembolia-fans-aumentano-il-rischio.html
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