La riduzione dello stress basata sulla consapevolezza (MBSR) potrebbe
risultare efficace quanto la terapia cognitivo-comportamentale per calmare i
profili di pensiero catastrofico nei soggetti con dolore lombare cronico.
Secondo Judith Turner dell’Università di Washington, autrice di uno studio su
1.977 pazienti, nel complesso i due approcci hanno portato a risultati sorprendentemente simili e sarebbe corretto concludere che entrambi risultino
notevolmente efficaci rispetto all’assistenza tradizionale.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che sia la MBSR che la terapia
cognitivo-comportamentale possono ridurre il dolore cronico, ma quest’ultima
richiede uno psicologo esperto, mentre la MBSR può essere praticata anche da
personale che abbia seguito corsi meno completi. Le due strategie derivano
anche da tradizioni diverse: la MBSR deriva dal buddismo, mentre la terapia
cognitivo-comportamentale deriva dalle scuole di psicologia occidentali,
affondando le sue radici nello stoicismo greco. E’ stato dimostrato che la MBSR
incrementa uno stato di consapevolezza del dolore libero da giudizi e potrebbe
anche incrementare l’accettazione del dolore stesso.
La ricerca sulla terapia
cognitivo-comportamentale aveva, invece, già dimostrato che essa riduce il
catastrofismo, ossia la tendenza ad esagerare le conseguenze del dolore ed a
migliorare l’auto-efficacia, ossia la convinzione che un individuo possa
effettuare un cambiamento positivo. Il presente studio ha dimostrato che questi
costrutti tradizionalmente giudicati molto differenti presentano invece
numerose aree di sovrapposizione. (American
Pain Society (APS) 34th Annual Scientific Meeting. Abstract 481, presentato
il 14/5/2015)
Fonte: http://www.popsci.it/canali-medicina/dolore/dolore-cronico-pensiero-catastrofico-e-consapevolezza.html
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