Emanuele Sbacchi - Terapia del Dolore - Ozonoterapia

Oppiacei e rischio overdose non intenzionale


Gli oppiacei a durata d’azione prolungata sono stati associati ad un rischio più che raddoppiato di dare luogo a fenomeni di overdose non intenzionali rispetto alle formulazioni a breve durata d’azione. Nelle prime due settimane di assunzione, inoltre, il rischio risulta aumentato di più di 5 volte.
Questi dati, derivanti da uno studio su più di 840.000 soggetti condotto da Matthew Miller dellaNorteastern University di Boston, potrebbero suggerire che i medici che considerano rischi e benefici dell’introduzione di diversi regimi basati sugli oppiacei, dovrebbero tenere in considerazione non soltanto le dosi giornaliere prescritte, ma anche la durata dell’azione del farmaco, favorendo ove possibile gli agenti a breve durata d’azione, specialmente durante le prime due settimane di terapia.
Alcuni studi precedenti avevano riscontrato che dosi elevate di oppiacei sono associate ad un maggior rischio di overdose, ma pochi studi avevano preso in considerazione la durata dell’azione ai fini di questo rischio. La frequenza dei fenomeni di overdose, peraltro, potrebbe essere stata sottostimata in quanto gli eventi potrebbero passare inosservati in caso di decesso del paziente, oppure se quest’ultimo non ricerca assistenza medica.
Secondo alcuni esperti, la soluzione migliore potrebbe consistere nell’evitare del tutto di prescrivere oppiacei per il dolore cronico, dato che non sono disponibili evidenze di qualità elevata a supporto della loro efficacia per questa indicazione ed il rischio di effetti collaterali è, invece, elevato e comprende anche quello di decesso per overdose. Ciò evidenzia anche l’urgente necessità di migliori trattamenti non oppiacei per il dolore cronico. (JAMA Intern Medonline 2015, pubblicato il 16/2)









Fonte: http://www.popsci.it/canali-medicina/dolore/oppiacei-e-rischio-overdose-non-intenzionale.html

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