«Non ho letto il dispositivo della sentenza di Cassazione, ma nel caso dei medici e odontoiatri una sentenza come quella relativa ai notai e confermata dalla Suprema Corte in questo momento sarebbe difficilmente applicabile perché finora le sanzioni per chi non si aggiorna non sono specificate. Uno dei primi impegni della nuova Commissione Ecm sarà quello di discutere dell'apparato sanzionatorio. In merito, siamo al
bivio: si parla tanto di sanzioni ai medici che non si aggiornano quanto, in alternativa, di incentivi a chi si aggiorna». Paolo Messina, componente della Commissione Nazionale per la Formazione Continua espresso dal Ministero della Salute, è molto interessato alla recente sentenza di Cassazione 9868 che ha confermato la sanzione dell'avvertimento per un notaio piemontese che non aveva conseguito i crediti formativi sufficienti per il biennio 2008-09 (pubblicata su Odontoiatria 33). Il notaio si era difeso affermando che le sanzioni erano state previste da fonte normativa ordinamentale (legge) dal 2009, ma in realtà il codice deontologico dei notai le prevedeva dal 2008 e decorrevano con il nuovo biennio di acquisizione crediti. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d'Appello cui il notaio si era rivolto avverso la decisione ordinistica. E per i medici? Il decreto legge 138 del 2011 (articolo 3 comma 5b) prevede che entro il 13 agosto 2012 avrebbero dovuto essere fissate "sulla base dell'ordinamento professionale" le sanzioni per chi al termine del ciclo Ecm non avesse conseguito il punteggio atto a dimostrare l'avvenuto aggiornamento. Tra il 2012 e il 2014 però la legge non fu regolamentata. L'anno scorso il nuovo codice deontologico ha inserito all'articolo 19 che, così come certifica i crediti acquisiti, l'Omceo certifica eventuali inadempienze del medico o dell'odontoiatra. Ma di sanzioni nessuna traccia. «Oggi si discute di meccanismi incentivanti anche in luogo delle sanzioni, ma il dibattito è molto aperto - dice Messina - e per la verità è anche un po' fermo perché la precedente Commissione nazionale Ecm è terminata il 15 marzo e si riunisce tuttora in prorogatio; ma per mettere le mani a temi "pesanti" si attende l'insediamento della nuova che dovrebbe avvenire tra la fine di questo mese e giugno. Secondo lo schema previsto, le sanzioni vanno determinate dalla Commissione ma è da vedere se debbano essere applicate dagli Ordini -ad esempio dai singoli Omceo provinciali - o dalla Fnomceo o disciplinate con specifici meccanismi. E' un percorso tutto da costruire».
Mauro Miserendino
bivio: si parla tanto di sanzioni ai medici che non si aggiornano quanto, in alternativa, di incentivi a chi si aggiorna». Paolo Messina, componente della Commissione Nazionale per la Formazione Continua espresso dal Ministero della Salute, è molto interessato alla recente sentenza di Cassazione 9868 che ha confermato la sanzione dell'avvertimento per un notaio piemontese che non aveva conseguito i crediti formativi sufficienti per il biennio 2008-09 (pubblicata su Odontoiatria 33). Il notaio si era difeso affermando che le sanzioni erano state previste da fonte normativa ordinamentale (legge) dal 2009, ma in realtà il codice deontologico dei notai le prevedeva dal 2008 e decorrevano con il nuovo biennio di acquisizione crediti. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d'Appello cui il notaio si era rivolto avverso la decisione ordinistica. E per i medici? Il decreto legge 138 del 2011 (articolo 3 comma 5b) prevede che entro il 13 agosto 2012 avrebbero dovuto essere fissate "sulla base dell'ordinamento professionale" le sanzioni per chi al termine del ciclo Ecm non avesse conseguito il punteggio atto a dimostrare l'avvenuto aggiornamento. Tra il 2012 e il 2014 però la legge non fu regolamentata. L'anno scorso il nuovo codice deontologico ha inserito all'articolo 19 che, così come certifica i crediti acquisiti, l'Omceo certifica eventuali inadempienze del medico o dell'odontoiatra. Ma di sanzioni nessuna traccia. «Oggi si discute di meccanismi incentivanti anche in luogo delle sanzioni, ma il dibattito è molto aperto - dice Messina - e per la verità è anche un po' fermo perché la precedente Commissione nazionale Ecm è terminata il 15 marzo e si riunisce tuttora in prorogatio; ma per mettere le mani a temi "pesanti" si attende l'insediamento della nuova che dovrebbe avvenire tra la fine di questo mese e giugno. Secondo lo schema previsto, le sanzioni vanno determinate dalla Commissione ma è da vedere se debbano essere applicate dagli Ordini -ad esempio dai singoli Omceo provinciali - o dalla Fnomceo o disciplinate con specifici meccanismi. E' un percorso tutto da costruire».
Mauro Miserendino
link fonte articolo: Ecm: sanzioni per chi non si aggiorna
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