- Artrosi della colonna vertebrale -
- Sacroileite -
- Sindrome delle Faccette Articolari -
- Il dolore si manifesta in corrispondenza della giunzione sacroiliaca ed aumenta alla digipressione.
- È irradiato all’inguine, ai glutei ed alla regione laterale della coscia.
- Il dolore scompare con blocco diagnostico della articolazione sacro-iliaca, con analgesici e cortisone; questa procedura permette di effettuare la diagnosi e viene effettuata mediante radioscopia.
- Il dolore aumenta in posizione seduta.
Artrosi della colonna vertebrale
La colonna vertebrale è l’asse portante del corpo, si estende dal cranio alla pelvi e rappresenta l’asse fondamentale del tronco. È costituita dalle vertebre, ossa corte ed irregolari, disposte in serie l’una sopra l’altra articolate fra loro, che formano una lunga asta flessibile. Nella cavità centrale della colonna vertebrale trova protezione il midollo spinale e le radici dei nervi sensitivi e motori. Le faccette articolari connettono le vertebre fra di loro e sono dotate di una ricca innervazione. Tra le singole vertebre vi sono i dischi di fibrocartilagine che agiscono come ammortizzatori e che minimizzano l’impatto delle forze statiche e dinamiche a cui è continuamente sottoposta la colonna vertebrale.
I dischi vertebrali hanno la tendenza ad erniare posteriormente e determinano l’irritazione e la compressione dei legamenti e dei nervi adiacenti. Il dolore lombare origina dal disco vertebrale nel 50% dei casi ed è dovuto a protrusioni ed ernie del disco vertebrale, o spondilodiscoartrosi; le altre patologie dell’apparato muscolo scheletrico che causano dolore lombare sono l’artrosi delle articolazioni vertebrali posteriori, la sacro ileite e il dolore mio-fasciale. Circa il 10% della popolazione ogni anno si rivolge dal medico per il mal di schiena, dopo i 50 anni l’insorgenza dei disturbi della colonna vertebrale è praticamente inevitabile.
Nelle ernie e nelle protrusioni discali, lombari e cervicali la regressione della sintomatologia dolorosa è rapida, i vantaggi rispetto alle altre metodiche conservative sono rappresentati soprattutto dall’assenza di effetti collaterali e dall’elevatissima efficacia in tempi rapidi. Il trattamento conservativo delle ernie e delle protrusioni del disco vertebrale, spondilodiscoartrosi, con ozonoterapia è una procedura validata con la Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità del Novembre 2006, ha un’efficacia del 85%-90% dei casi.
L’ozono ha un’azione antinfiammatoria e antalgica, riduce la sintesi delle prostaglandine e dei mediatori dell’infiammazione, ossida i metaboliti tossici prodotti dalla flogosi. La serotonina decarbossilata per azione dell’ozono, riduce il dolore, la permeabilità vasale ed altri segni di flogosi.
L’ozono nel disco vertebrale ossida i mucopolisaccaridi che racchiudono micelle di acqua nel nucleo polposo, rompendoli, con fuoriuscita di acqua e riduzione della pressione dell’ernia sulla radice nervosa.
L’Ozono agendo sul Sistema Nervoso autonomo ripristina il tono delle pareti vasali del plesso venoso peri-radicolare decongestionando il forame di coniugazione con maggiore spazio per radici nervose.
Migliora Il microcircolo e l’apporto di ossigeno a livello dei piatti vertebrali, garantisce un aumento dell’apporto metabolico, arrestando o ritardando il meccanismo fisiopatologico della degenerazione discale. Favorisce il trofismo del disco intervertebrale, nonché una riduzione dell’edema infiammatorio periradicolare e dell’ischemia, con aumento dell’ossigenazione delle radici nervose. Inibisce la produzione di sostanze irritanti, prodotte dall’ernia stessa, che irritano il ganglio sensitivo.Non esistono effetti collaterali di rilievo e non causa reazioni allergiche di alcun tipo.
Il trattamento viene effettuato in ambulatorio mediante iniezioni paravetebrali muscolari e sottocutanee.
L’ozono nel disco vertebrale ossida i mucopolisaccaridi che racchiudono micelle di acqua nel nucleo polposo, rompendoli, con fuoriuscita di acqua e riduzione della pressione dell’ernia sulla radice nervosa.
L’Ozono agendo sul Sistema Nervoso autonomo ripristina il tono delle pareti vasali del plesso venoso peri-radicolare decongestionando il forame di coniugazione con maggiore spazio per radici nervose.
Migliora Il microcircolo e l’apporto di ossigeno a livello dei piatti vertebrali, garantisce un aumento dell’apporto metabolico, arrestando o ritardando il meccanismo fisiopatologico della degenerazione discale. Favorisce il trofismo del disco intervertebrale, nonché una riduzione dell’edema infiammatorio periradicolare e dell’ischemia, con aumento dell’ossigenazione delle radici nervose. Inibisce la produzione di sostanze irritanti, prodotte dall’ernia stessa, che irritano il ganglio sensitivo.Non esistono effetti collaterali di rilievo e non causa reazioni allergiche di alcun tipo.
Il trattamento viene effettuato in ambulatorio mediante iniezioni paravetebrali muscolari e sottocutanee.
TRATTAMENTO DEL DOLORE LOMBARE NELL'ARTROSI DELLE FACCETTE ARTICOLARI CON OSSIGENO OZONO TERAPIA, INFIRALTRAZIONI ARTICOLARI E RADIOFREQUENZALa prevalenza di osteartrosi delle faccette articolari nella popolazione è di circa il 30%-45% secondo le varie casistiche. Le alterazioni degenerative del disco intervertebrale sono spesso presenti in assenza della degenerazione delle faccette articolari, ma l’osteoartrosi delle faccette articolari si accompagna sempre ad evidenze radiologiche di degenerazione discale. .
Il dolore che origina dalle faccette articolari è di solito un dolore lombare che viene peggiorato dall’estensione della colonna vertebrale e dai movimenti di torsione del tronco. Il dolore può essere sordo o acuto, continuo o legato ai movimenti, tipicamente peggiora con i primi movimenti della colonna al mattino e può irradiarsi alle cosce e ai glutei. La diagnosi è clinica e in base a risposta positiva alle infiltrazioni delle faccette articolari con anestetici e anti infiammatori. La terapia con infiltrazioni di ossigeno ozono terapia a livello delle faccette articolari colpite dall'artrosi non sempre è efficace, soprattutto nei casi più gravi e si deve procedere con la termolesione del nervo dolorifico con radiofrequenza.
- dolore primario in sede lombare paraspinale, approssimativamente sopra le faccette articolari lombari e dolore riferito all’inguine e alla parte prossimale della coscia;
- dolore riferito alla natica e/o alla cresta iliaca (più raro)
TRATTAMENTO DEL DOLORE LOMBARE DA SACROILEITE CON OSSIGENO OZONO TERAPIA, INFRALTRAZIONI ARTICOLARI E RADIOFREQUENZA
È statisticamente accertato che il 15% dei pazienti con dolore lombare persistente abbiano l’origine del loro dolore dall’articolazione sacroiliaca.
L'articolazione sacroiliaca possiede una capsula articolare robusta e legamenti extra-articolari molto resistenti. Il movimento di questa articolazione è minimo e diminuisce progressivamente con l’età, fino all’anchilosi.
Caratteristiche del dolore nella sacro ileite:
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