Emanuele Sbacchi - Terapia del Dolore - Ozonoterapia

AIFA: Nota Informativa Importante su Diclofenac


L'Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili  nuove e importanti informazioni sulle modalità di utilizzo dei medicinali contenenti diclofenac ad uso orale senza obbligo di ricetta.

Tali importanti informazioni di sicurezza fanno seguito alle conclusioni della Commissione Europea del 25 Settembre 2013 sul rischio cardiovascolare associato alla somministrazione di diclofenac.

Nello specifico, sebbene i dati indichino un effetto dose-dipendente sul rischio trombotico associato all’uso di diclofenac, in particolare a dosi elevate, è difficile stabilire una chiara dose limite oltre la quale i rischi aumentano in modo significativo.

Alcuni studi riportano un’associazione anche a dosi più basse. Sulla base dei dati finora disponibili, il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA ha concluso che non è possibile escludere il rischio trombotico cardiovascolare, tra tutte le dosi di diclofenac, soprattutto nei pazienti con co-morbilità preesistenti.

Gli Operatori sanitari sono invitati ad informare i pazienti sulle nuove limitazioni d’uso che devono essere immediatamente attuate per i medicinali contenenti diclofenac ad uso orale senza obbligo di ricetta al fine di minimizzarne il rischio.

Le indicazioni prevedono di
non utilizzare il farmaco per curare l’influenza e gli stati febbrili
non usarlo nei bambini al di sotto dei 14 anni
non superare la dose massima giornaliera di 75 mg
non superare i 3 giorni di terapia.

Inoltre, i pazienti devono essere sensibilizzati sull’importanza dell’appropriatezza di utilizzo di tali medicinali e sugli eventuali rischi cardiovascolari e gastrointestinali ad essi associati.

Per maggiori informazioni leggi la Nota informativa Importante











fonte aifa http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/aifa-nota-informativa-importante-su-diclofenac#.VdL__7nJk_w.facebook

Pet Therapy: definite le linee guida


cane è il miglior amico dell’uomo e forse anche il suo miglior terapeuta

Insieme a lui a dare più che un aiuto nei percorsi di guarigione di adulti e bambini ci sono anche gatti, cavalli, asini e conigli. È la Pet Therapy ed è molto di più che un piccolo sostegno a quattro zampe, è un processo di cura vero e proprio. Per questo arrivano le Linee Guida nazionali sugli interventi assistiti con gli animali (Iaa), Pet Therapy, per standardizzarne i protocolli e stabilire norme a tutela di animali e operatori.

Presentate all’Expo 2015 in occasione del convegno organizzato da Rete Italiana Iaa in collaborazione con il Ministero della Salute, Coldiretti e Codacons, nelle linee guida si definiscono le caratteristiche delle strutture dove la Pet Therapy può essere praticata, oltre ai requisiti sanitari e comportamentali degli animali, che devono essere sottoposti ad uno specifico percorso di addestramento che non deve ovviamente prevedere alcun metodo coercitivo, tutelando sempre il benessere degli animali stessi anche ”attraverso il rilievo di indicatori dello stress”.

Vengono poi indicati nel dettaglio i percorsi formativi per gli operatori, come veterinari e sanitari in equipe multidisciplinari: la formazione è erogata dal Centro di referenza nazionale per gli Iaa, dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dagli Enti accreditati. ”Con l’approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni, lo scorso marzo, delle Linee Guida sugli interventi assistiti con gli animali – afferma il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo – l’Italia pone una pietra miliare e si contraddistingue quale primo Paese al mondo ad avere stabilito una norma di riferimento nel contesto della mediazione uomo-animale”.

“Gli animali domestici – prosegue – possono svolgere un importante ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi e il loro coinvolgimento, in ambito terapeutico, avrà sempre una maggiore diffusione uscendo dall’empirismo iniziale e seguendo sempre più un approccio scientifico”. Infatti, ”nonostante in Italia sia ancora esiguo il numero di pubblicazioni scientifiche sull’efficacia terapeutica degli interventi con gli animali, i risultati di vari progetti condotti con il Centro di referenza e con l’Iss ed i successi ottenuti in Centri di eccellenza, come l’Ospedale Meyer di Firenze e l’Ospedale Niguarda di Milano – conclude De Filippo – sono estremamente incoraggianti”.




fonte: http://www.popsci.it/pet-therapy-definite-le-linee-guida.html